Dal 6 al 9 maggio Haliéus e Legacoop, in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), hanno accolto in Italia una delegazione composta da rappresentanti di istituzioni pubbliche, e del mondo cooperativo e accademico palestinese. L’obiettivo dello study tour, realizzato nell’ambito dell’iniziativa finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) denominata “Be the Impact”, è stato quello di rafforzare le capacità del settore cooperativo palestinese attraverso lo scambio di esperienze e buone pratiche con le loro controparti italiane.
La delegazione ha potuto conoscere nel dettaglio la struttura e il ruolo di Legacoop, approfondendo il funzionamento delle strutture di sistema, delle associazioni settoriali e degli strumenti operativi a supporto del movimento cooperativo. Sin dalla prima giornata di visita, gli approfondimenti hanno avuto un largo spettro grazie al contributo degli Uffici interni di Legacoop, rappresentati da Michele Morrocchi dell’Ufficio Politiche del Lavoro e Alessandro Ficicchia dell’Ufficio Fiscale. Sono state inoltre illustrate le strutture di supporto di Legacoop grazie a Valentina Fiore di Coopfond, al Direttore Gianfranco De Simone per Foncoop e a Giorgia Gasbarro per 4Form. La delegazione ha anche potuto conoscere le strutture settoriali grazie a Giovanna Barni per il settore CulturMedia, Felicia Gemelli per Legacoop Sociali ed Elena Ghezzi per il settore Agroalimentare. In linea con gli interessi della delegazione, è stato presentato anche lo strumento Coopstartup, per il supporto e la promozione di nuove cooperative, grazie all’intervento di Barbara Moreschi.
Questa fase introduttiva è stata fondamentale per comprendere le dinamiche organizzative e strategiche che rendono il modello cooperativo italiano uno dei più rilevanti a livello globale.
Lo study tour si è concentrato sulle modalità per affrontare le principali sfide del movimento cooperativo palestinese, tra cui barriere legali e istituzionali, difficoltà di governance e gestione, e la scarsa consapevolezza, in particolare tra i giovani, delle opportunità offerte dal modello cooperativo.
Durante la missione, i partecipanti hanno potuto confrontarsi con l’esperienza italiana – uno degli ecosistemi cooperativi più consolidati al mondo – ed esplorare le strategie sviluppate nel tempo per affrontare sfide complesse in ambiti fondamentali come l’educazione cooperativa, la governance e i meccanismi di finanziamento. Particolare attenzione è stata rivolta all’empowerment femminile, all’inclusione giovanile e alla digitalizzazione.
Grazie al supporto e l’accoglienza di Legacoop Emilia-Romagna con il Presidente Daniele Montroni e Legacoop Bologna con Simone Fabbri, la delegazione ha inoltre visitato imprese cooperative chiave nei settori di maggiore interesse. Tra queste, la cooperativa CADIAI, che ha mostrato l’efficacia della cooperazione sociale attraverso la visita a uno dei suoi servizi di asilo nido, presentando un modello che risponde ai bisogni della comunità garantendo al contempo parità di genere e supporto ai gruppi più marginalizzati. In tema di digitalizzazione, i partecipanti hanno incontrato Luca Vandini della cooperativa Kiez Agency, che utilizza tecnologie digitali per favorire processi di rigenerazione urbana partecipata, e Indici Opponibili, grazie ad Andrea Montuschi ha illustrato come l’innovazione tecnologica applicata al gaming possa essere utilizzata come strumento educativo e informativo inclusivo. Particolarmente significativa è stata anche la conoscenza di Refresh Academy, grazie a Matto Vignoli, uno spin-off universitario di impresa sociale che offre percorsi di formazione tecnologica per persone in condizione di fragilità lavorativa temporanea, finanziati dalle imprese. La delegazione ha inoltre approfondito, grazie a Claudia Iormetti, gli strumenti di supporto alla formazione digitale, come il programma Coo.De., volto a promuovere la transizione digitale nel mondo cooperativo grazie
Visite ricche di spunti sono state effettuate anche presso le cooperative agricole AgriBologna e C.A.B.Ter.Ra, che hanno illustrato l’evoluzione del settore agricolo italiano e le strategie adottate per affrontare sfide contemporanee come il cambiamento climatico, la sostenibilità economica e la necessità di diversificazione produttiva. Entrambe le cooperative hanno mostrato come tali processi possano essere efficacemente guidati attraverso il rafforzamento della governance cooperativa, la valorizzazione del ruolo dei soci e la promozione dell’innovazione nel settore agricolo.
Lo study tour ha rappresentato anche un’opportunità preziosa per esplorare e immaginare potenziali sinergie tra il movimento cooperativo palestinese e il mondo accademico italiano, grazie agli incontri con l’Università di Roma Tre e l’Università di Bologna, rinomate per il loro impegno nella ricerca e nella formazione sui temi della cooperazione e dell’impresa sociale.
Il viaggio si è concluso con un workshop di restituzione presso la sede di Legacoop, che ha offerto un’ulteriore occasione di dialogo e confronto, in collaborazione con AICS e OIL, volto a valorizzare le esperienze italiane e a creare sinergie tra i diversi attori coinvolti. L’incontro ha posto le basi per relazioni di collaborazione solide e durature tra i movimenti cooperativi dei due Paesi, con l’obiettivo condiviso di promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo.